La struttura fu costruita circa 200 anni fa come residenza dei mezzadri del Conte di Capitto.
Nel 1880 un nostro avo comprò il cascinale, e da quel momento si sono succedute 6 generazioni fino ad oggi.
Le mura hanno visto passare la prima e seconda guerra mondiale, dove gli uomini di casa dovettero partire per il fronte lasciando tutto in mano alle sole donne che lavorando la terra circostante e gestendo le stalle con gli animali, sono riuscite a sopraffare la fame e la miseria del tempo.
Sono stati ritrovati nascondigli sotterranei per nascondersi dai tedeschi durante il rastrellamento, vestiti da partigiani e diversi oggetti storici di grande valore affettivo.
La casa è stata abitata per lunghi anni dai nostri zii Mario e Maggiorina, e a loro va la nostra riconoscenza e il nostro affetto.
Abbiamo voluto onorare la loro memoria dando una nuova vita alla loro amata casa, tenendo sempre vivo il loro ricordo che potrete osservare nelle foto affisse all’ingresso.
Zio Mario e Zia Maggiorina sono stati la più sincera rappresentanza della realtà contadina dell’epoca. Avevano diverse giornate di vigna nel territorio circondante la casa, piantagioni di nocciole e la stalla dove allevavano diversi animali. Mario aveva un piccolo vezzo, intrecciare a mano ceste di vimini, delle vere opere d’arte. La sua vita semplice e serena venne interrotta quando fu chiamato a combattere al fronte durante la seconda guerra mondiale. Lo fecero prigioniero in Russia dove raccontava di essere sopravvissuto mangiando bucce di patate tra stenti e freddo che attanagliava lui e i suoi poveri compagni di sventura. Riuscì a salvarsi e fu uno dei pochi a tornare a casa dopo anni di prigionia. Ebbe un’esistenza semplice, dedita al lavoro e al sacrificio. Nessun viaggio o svago, la casa e il lavoro della terra erano i suoi capisaldi e tutto ciò di cui aveva bisogno.
Zia Maggiorina fu una moglie devota e un forte pilastro su cui Mario si aggrappò per tutto il corso della vita
Cascina Pela era la casa di famiglia di Mario dove nacque e visse diversi anni della sua gioventù. Negli ultimi anni si trasferì in centro paese a Castagnole Lanze e tenne la sua cascina come casa estiva e base del suo lavoro agricolo. Il legame con le sue radici e la casa dei suoi avi non venne mai meno durante il corso di tutta la sua vita…questa è la storia…